Street Art contro la Violenza di Genere
Vessalico
Samantha Cristoforetti, Margherita Hack, Cleopatra, Giovanna d’Arco, Frida Kahlo e Greta Thumberg, sono solo alcune delle donne che faranno parte del nostro itinerario odierno.
Con Due Zaini e Un Camallo, a nostro modo, abbiamo scelto di dare spazio al delicato argomento relativo alla violenza di genere inaugurando il nostro primo percorso Pink.
Siamo in Valle Arroscia, a Vessalico, piccolo paesino di circa 240 abitanti dove, dal 2018, ha preso il via la manifestazione "Art of Door Fest" in collaborazione con la Provincia di Imperia, Regione Liguria e l'associazione culturale ApertaMente.
Attraverso la street art si è voluto rendere omaggio alle donne, da sempre protettrici e madri di un'umanità che richiede continue attenzioni. Una vera e propria manifestazione permanente contro abusi e soprusi che hanno come vittime le donne, ritenute per secoli, in un'ottica di patriarcato predominante, "sesso debole". Il progetto nasce da un’idea del primo cittadino di Vessalico, una donna appunto, Paola Giliberti, insieme alla collaborazione di Anna Littardi del centro antiviolenza ISV di Imperia e la fotografa Gloria Viggiani, curatrice della manifestazione.
Questo tour artistico permette di conoscere sia il centro storico di Vessalico, già rinomato per la produzione di aglio, sia la street art di alcuni artisti operativi su territorio nazionale ed internazionale. Alessandra Carloni, il collettivo di artisti 3in1 Art of Sool (famosi per aver collaborato con Adidas, Bikkenbergs e Porche), Encs18, il writer romano Orghone, il genovese Andrea Castagnino - in arte Web3 - e la colombiana Zurik (collaboratrice continuativa per Converse e Coca Cola) hanno dipinto alcune porte del paese rappresentando, ognuno con lo stile che più lo rappresenta, alcune delle donne che hanno lasciato il segno e fatto la differenza nel corso del tempo.
Noi abbiamo iniziato a percorrere la Strada Provinciale 453 per Pieve di Teco dove si trova il primo murales dipinto proprio all'interno della galleria di immissione per entrare in paese. C'è da dire che con la costruzione della strada ad alto scorrimento molti paesi dell'entroterra hanno subito un lento ma inesorabile abbandono e con questo nostro itinerario vogliamo invitare tutti a fare qualche deviazione per riscoprire ciò che davvero può offrire la Valle Arroscia con i suoi numerosi paesini e borgate, il senso delle nostre pubblicazioni è anche questo.
Torniamo al nostro tour e proseguiamo uscendo dal tunnel seguendo la linea immaginaria all'ombra dell'alto campanile della parrocchiale di Santa Maria Maddalena, fino a raggiungere, in brevissimo tempo, un'abitazione appoggiata letteralmente sulla sponda del fiume che ricorda un vecchio rustico di campagna del tipo "casa/bottega".
Qui, ai lati di un magazzinetto dove un contadino autoctono sistema i suoi attrezzi da lavoro, troviamo i primi due portoni dipinti; a sinistra, ad opera di Orghone, troviamo Greta Thumberg e, alla nostra destra, dall'estro di Web3, la bellissima pittrice Tamara de Lempicka. Se la prima figura, data l'attualità del personaggio, è facilmente collocabile, sulla seconda devo ammettere che non ne sapevo nulla. Valentina invece è preparata, amando la pittura e avendo in passato visitato una mostra della stessa a Verona mi da qualche informazione. Protagonista della pittura degli anni '20 del Novecento, con la sua arte, Tamara denuncia il malessere dell’uomo, il disagio del mondo moderno, il senso estremo del vivere che prelude all’imminente tragedia della guerra. Iconico diventerà il suo autoritratto a bordo di una Bugatti verde, eletto simbolo di un’epoca.
Seguendo il lungofiume, ci dirigiamo verso il comune e la chiesa, dove ad attenderci troviamo una valorosa Giovanna D'Arco, rinominata la "Santa Guerriera", paladina di fede e coraggio.
Definita "la Pulzella d'Orlèans" nel poema eroicomico contro il culto patriottico-religioso di Giovanna D'Arco firmato da Voltaire, fa riflettere la posizione scelta per rappresentarla qui a Vessalico, proprio antistante un portone che poggia su di un architrave in pietra scolpita riportante il simbolo IHS, ovvero l'abbreviazione del nome greco di Gesù.
Questa antica usanza trova riscontro nella simbologia cristiana come richiesta di protezione dai mali, confessione di fede e appartenenza all'orientamento religioso professato da Gesù, infondendo benedizione a chi entra e a chi transita per il varco sul quale è posto. Interessante è poi la maschera in pietra sita poco oltre che veniva utilizzata in passato come fontana pubblica.
Ritornati sul Pink pezzo, ci imbattiamo nellacolorata Frida Khalo, un'altra artista davvero singolare. Considerata la pittrice messicana più influente del XX secolo, Frida Kahlo è diventata famosa grazie ai suoi autoritratti surrealisti dove mescolava tra loro elementi come il genere, la razza e l'identità messicana, trasformando la sua sofferenza in arte. Questa rappresentazione è opera di Marco Cominini (Mark) degli Art of Sool, una crew fondata nel 2010 da 3 artisti che hanno lavorato con noti marchi quali Pampers, Algida, Yamaha, Sony e come storyboard artist e art director per spot pubblicitari collaborando con il regista Kobayashi. Del collettivo sono anche i prossimi 3 lavori, parliamo dunque di Grace Barnett Wing, in arte Grace Slick, vocalist dei Jefferson Airplane e attivista contro la vivisezione e i test sugli animali - di Cleopatra e Coco Chanel per mano di Nicola Fedriga (in arte Nickneim).
E' ancora sull'arteria principale che attraversa il paese, via Paolo Manfredi, che troviamo al civico 34 una curiosa rappresentazione di Margherita Hack, ad opera di Encs18.
L'astrofisica e divulgatrice scientifica era molto nota anche per le sue attività artistiche e in campo sociale e politico. Era atea, e sosteneva fortemente che l'etica non derivasse dalla religione, ma da "principi di coscienza" che permettono a chiunque di avere una visione laica della vita, ovvero rispettosa del prossimo, della sua individualità e della sua libertà.
Per ultima, secondo il nostro senso di marcia almeno, troviamo Samantha Cristoforetti, dipinta da Orghone e Web3.
Diciamo ultima perchè, nel vano tentativo di trovare le ultime rappresentazioni dell'Art of Door Fest, ovvero quelle rappresentanti i personaggi immaginari di Belle e Alice, scopriamo da una signora che ci stava studiando da un po' da dietro una finestra (classica sentinella di paese), che esse sono state distrutte dall'alluvione del 2020 che isolò il borgo distruggendo anche il ponte sull'Arroscia. Ve le riproponiamo per rendere omaggio all'impegno degli artisti con la speranza possano essere rifatte.
Percorso in numeri
h 1:00
Percorrenza
1,00 Km
Durata Percorso
20 mt
Dislivello