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Ceriana e San Giovanni dei Prati

Ceriana - Piazza Marconi

Arriviamo da Sanremo, oggi, per poter visitare lo splendido borgo arroccato di
Ceriana, famoso per.. le salsicce. Obiettivo del camallo: tour enogastronomico!
Lasciamo l'auto in un piccolo piazzale che troviamo appena superata una curva,
lungo Corso Italia.
Infiliamo Carolina nello zaino e cominciamo a percorrere la strada asfaltata lungo
la via principale del paese, alla scoperta dei suoi caruggi.
Che la salsiccia è tipica del borgo lo intuiamo fin da subito dalla pubblicità apposta
fuori da una macelleria, dai cartelli posti presso la pro loco e fuori da alcuni
minimarket! Alcune locandine inerenti una "Disfida della Salsiccia di Ceriana" ci
fanno notare come le 4 confraternite locali si sfidino a cucinare le più buone.
Ci addentriamo nelle piazzette sottostanti percorrendo "milioni di scale" sino a
raggiungere Piazza Marconi.
Sul sito web del comune (www.comune.ceriana.im.it) troviamo una bellissima
mappa con due itinerari percorribili per scoprire i luoghi più interessanti e nascosti
del paese. Promette bene, sembra di essere nel medioevo. Il percorso che
scegliamo è quello blu (B) e ve lo proponiamo nella pagina seguente.
Merita particolare attenzione una cisterna ottocentesca per la raccolta dell'acqua
piovana sita nei pressi di Piazza San Rocco. In rapida successione percorriamo Via
Roma e Via Palazzo dove si alternano antichi portali scolpiti in pietra del
cinquecento raffiguranti maschere barocche ed architravi sorretti da colonne
incise, probabilmente appartenute alle botteghe del tempo.
Arriviamo al ponte di pietra che traversa il Rio Mora, affluente del Torrente
Armea, prima di giungere in Piazza Santo Spirito dove sorge l'omonima chiesa con
annesso l'oratorio di Santa Caterina.
Continuiamo il tour del borgo procedendo sulla sinistra dove attraverseremo un
altro ponte in pietra per ritornare all'interno del paese. Una panetteria, dalla quale
si sprigiona il profumo della focaccia appena sfornata, attira la nostra attenzione.
Facciamo incetta di focaccia e di alcuni formaggi, dai meno ai più stagionati, tutti di
latte di capra.
Riprendiamo quindi il percorso sulla lastricata che porta nelle viuzze umide e
ombrose. Passando sotto un caratteristico porticato, la vista della vallata
sottostante è davvero magnifica!
Torniamo sulla piazza principale e, alla destra della chiesa parrocchiale, prendiamo
una salita che ci porta nella parte alta del paese. Passiamo nei pressi delle scuole e
successivamente, dopo circa 200 metri, davanti alla chiesetta di San Salvatore.
Inizia da ora la parte del nostro itinerario immersa nella Natura.
Abbandoniamo quindi la salita su strada cementata e, al bivio che ci si presenta
davanti prendiamo la destra su sentiero sterrato.
Qui troviamo la prima traccia che indica la via per San Giovanni (San Zane). Il sentiero, seppur in salita, si presenta molto ben tenuto e di facile percorrenza.
Sul nostro cammino incontriamo tantissima ginestra in fiore.
Oltre ai cespugli di ginestra, troviamo tutto intorno a noi arbusti di cisto, piante di
timo selvatico e piccoli arbusti di ginepro.
In lontananza, verso il mare, molti terrazzamenti coltivati ad oliveto.
La strada è unica, nessuna deviazione importante sul cammino, fino al
raggiungimento, in circa un'oretta di cammino, dei bellissimi prati.
Qui Carolina scende dallo zaino e, dopo aver dato qualche morso alla focaccia, si
lancia all'inseguimento di coloratissime farfalle.
Papà Luca lancia sguardi preoccupati verso le deiezioni delle mucche che vengono
qui al pascolo. Per fortuna Carolina viene fermata sempre in tempo!
Scorgiamo la chiesa dedicata a San Giovanni, San Zane.
Situata in mezzo a questi ampi prati, l'edificio, edificato nel 1667, è un grazioso
esempio di architettura religiosa con le caratteristiche pietre color sabbia. La
facciata colpisce subito l’attenzione. Il portico, con i suoi tre archi a tutto sesto, è
un vero gioiello.
Ancor oggi è il centro focale di una celebrazione molto sentita da tutti i cerianesi.
"L’usanza è antica e probabilmente si è persa la memoria del suo significato, ma è
sopravvissuta fino ai giorni nostri. Il 24 giugno di ogni anno, i cerianesi vengono
fino qui per trascorrere una giornata in allegria e spensieratezza, all’insegna del
buon cibo, della musica e della buona compagnia per festeggiare San Zane.
La tradizione popolare vuole che, proprio nella ricorrenza, le piante officinali
aumentino le loro proprietà benefiche grazie alla forza rinnovata del Sole, ecco
perché si usava raccoglierle, seccarle e conservarle in questa data per rimpolpare
le scorte che sarebbero servite per tutto l’anno successivo. E, a proposito di Sole, è
in questo periodo che avviene il Solstizio d’Estate, il giorno più lungo dell’anno.
Dopo l’inverno di stenti, sacrifici e scarsità alimentare, arrivava – e arriva –
l’estate, con la sua abbondanza, la sua luce e i suoi profumi. L’uomo di un tempo
percepiva con più forza i cambiamenti stagionali e li festeggiava accendendo falò;
nel caso della festa di San Giovanni, il fuoco doveva servire simbolicamente ad
aiutare il Sole a rafforzarsi, per permettere alle piante di dare frutti in abbondanza
e agli animali di acquisire forza grazie al suo calore" (dal web).
Dopo esserci rifocillati, riprendiamo il nostro cammino verso casa, percorrendo lo
stesso sentiero dell'andata.

Route in numbers

h 3:00

Journey

6,00 Km

Route Duration

400 mt

Difference in altitude

Gallery Path

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