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Anello di parco Ciappà

Cervo - via San Bernardo

E' un lunedì di aprile, ci aspetta una bellissima giornata assolata. In questi mesi in
cui l'afflusso dei turisti è limitato al weekend, si può raggiungere Cervo con l'auto
sino alla sommità, senza riscontrare alcun problema. Diversa è la situazione in
estate che rende difficoltoso trovar parcheggi adiacenti al borgo. Lasciamo l'auto
in un piccolo posteggio già punto di partenza del nostro breve itinerario. Carolina
è entusiasta perchè le abbiamo raccontato che nel cuore del paese sorge una
piccola bottega dove le abbiamo promesso di acquistare un pinocchio intagliato
nel legno, ma stava a lei trovare dove si nascondeva il negozietto, una sorta di
caccia al tesoro voluta per motivarla a camminare tra i lunghi carugetti.
Prima di proseguire per il paese, ci inoltriamo alla scoperta del parco Ciappà.
Il sentiero ci porta verso l'immediata collina verde, intrinseca di ulivi e orti
coltivati. La carrareccia è attorniata da muretti a secco, tipici dei terrazzamenti
liguri.
Dopo appena dieci minuti di cammino attraversiamo un piccolo rio e incontriamo
due simpatici asinelli intenti a brucare l'erba. Passiamo una ventina di minuti a
richiamare la loro attenzione, sino a quando Carolina stessa stufatasi dell'attesa
dichiara fermamente "sono proprio degli asini". Ancora divertiti dalla piccola,
proseguiamo in un boschetto di lecci e pini d’Aleppo. Dopo altri dieci minuti di
cammino circa, raggiungiamo l'area attrezzata del parco comunale Ciappà (Una
piccola curiosità che troviamo lungo il percorso: il nome del parco deriva dalla
parola dialettale ligure “ciappa”, che indica un'ampio lastrone di roccia in piano)
con fontanella e panchine affacciate sul mare. La vista, inutile sottolinearlo, è
davvero incantevole (1).
Carolina però sembra non aver tempo per il panorama perciò completiamo l'anello
aggirando la collina sulla quale sorge l'area verde (molto ben tenuta) per
ammirare, velocemente e da lontano, il borgo arroccato di Cervo.
Tornati momentaneamente all’auto, posiamo lo zaino e ci addentriamo nel paese
attraverso viuzze e scalinate a ciottoli, archi di pietra di antichi palazzi, alla ricerca
della bottega di Geppetto. Con la scusa di farla cercare a Carolina tutta da sola ci
perdiamo all'interno del borgo stando ben attenti a non portarla subito a
destinazione.
In pochi minuti arriviamo alla Chiesa San Giovanni Battista detta “dei corallini”,
edificata grazie alle offerte dei pescatori di coralli: in pratica un enorme ex voto!
All’interno scopriamo un crocefisso in legno del Maragliano, all’esterno un sagrato
che è anche una magnifica terrazza panoramica.
Ripercorriamo la scalinata che ci riporterà all'auto e, finalmente, nei pressi della
piazzetta Alassio, Carolina trova la tanto bramata bottega di Geppetto, un
simpatico negozietto con ogni sorta di oggettistica intagliata nel legno.
Il pinocchio che Luca le aveva promesso è diventato un grazioso gufetto che l'ha
subito conquistata! Percorriamo la parte finale del nostro itinerario lungo le mura
cinquecentesche intatte, fino al castello, antica dimora dei Clavesana che ora
ospita il museo etnografico del ponente ligure .

Route in numbers

h 0:45

Journey

2,60 Km

Route Duration

70 mt

Difference in altitude

Gallery Path

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