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h 3:00

Tempo di Percorrenza

9,45 Km

Lunghezza Percorso

180 mt

Dislivello

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Oggi vi proponiamo un escursione che percorre una delle più suggestive valli
fossili del Finalese, nei pressi dell'imponente Rocca di Corno. Riscopriamo insieme
un’antica strada che probabilmente si collegava nell'antichità a quella che vi
abbiamo già citato in precedenza, la via Augusta. Moltissime testimonianze del
periodo romano (ponti, grotte e cave) faranno parte di questo cammino. Il sentiero
inizia da Verzi, poco sopra Calvisio, dove lasciamo l'auto nei pressi di uno spiazzo
che proprio un posteggio non è ma la macchina è della Vale, e allora ok ;)
Iniziamo a percorrere l’antica Iulia Augusta. Risaliamo la valle seguendo l'unico
percorso disponibile. Proprio lungo la via si possono incontrare 5 ponti romani,
risalenti al I/II secolo d.C, noi ne vedremo 3! Il primo appare davanti a noi quasi
subito ed è il Ponte delle Fate, ben conservato, quasi intatto.
Attraversiamo il ponte e teniamo la destra fino a giungere all'agriturismo
Valleponci dove possiamo intravedere galline e cavalli.
Oltrepassato questo punto guadiamo un piccolo torrente in secca per poi risalire
lungo la stradina sterrata che fiancheggia orti e vigneti. Costeggiamo la recinzione
che si estende per alcune centinaia di metri e incontriamo il secondo ponte
romano ben conservato (in realtà è il terzo se contiamo anche quelli di cui
rimangono solo delle rovine). Il Ponte delle Voze o comunemente chiamato "Ponte
Muto" (4) è il crocevia dove sorge un bivio: sulla sinistra si prosegue per la Via Julia
Augusta portandoci verso i restanti due ponti (dell'Acqua e Magnone), sulla
destra, invece, un sentiero conduce al riparo di Pian Del Ciliegio (3) e all'Arma
delle Manie, nostro punto di interesse.
Ci fermiamo per una sosta, Carolina è stata bravissima a camminare sino a qui,
spronata dalle storie sui romani che ci siamo preparati a casa, a dire il vero, anche
molto rivisitate sul momento per intrattenerla.
Sistemata la bimba nello zaino cominciamo a risalire il sentiero che si presenta
fangoso e ghiaioso a tratti.
Vi raccomandiamo di fare attenzione perchè questo sentiero è spesso percorso da
bikers che lo affrontano a gran velocità in discesa.
Attraverso il bosco, in salita e dopo qualche tornante, giungiamo ad uno spiazzo
che è anche il parcheggio dell'osteria La Grotta (1) in località Manie. Sotto alla
terrazza del ristorante è presente davvero una grotta, risalente al Neolitico, che
naturalmente Carolina vuole visitare nel dettaglio. Seguite anche voi il suo
consiglio, all'interno della grotta sono infatti presenti molteplici resti appartenuti
all'antica civiltà contadina insediata nel finalese.
Ci rimettiamo in cammino tenendo la nostra sinistra, sempre su asfalto; passando
davanti alla chiesetta di San Giacomo arriviamo ad un secondo ristorante,
l'Osteria del Bosco, conosciuta soprattutto per i piatti tipici. Oltrepassiamo anche
questo punto ristoro per dirigerci, ora su sterrata, verso la sommità delle Manie, la
meta di Carolina è chiara: il ristorante Ferrin (2)! Pranziamo qui prima di
rimetterci in marcia e ritornare all'auto ripercorrendo a ritroso lo stesso percorso.

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Today we propose an excursion through one of the most evocative fossil valleys of the Finalese area, near the imposing Rocca Corno.
valleys, near the imposing Rocca di Corno. Let us rediscover together
rediscover together an ancient road that probably connected in ancient times to the one we
previously mentioned, the Via Augusta. Many testimonies of the
Roman period (bridges, caves and quarries) will be part of this walk. The path
starts from Verzi, a little above Calvisio, where we leave the car near a clearing
which is not really a car park, but the car belongs to Vale, so ok ;)
We start to travel along the ancient Iulia Augusta. We go up the valley following the only
route available. Just along the way we can encounter 5 Roman bridges,
dating back to the I/II century A.D., we will see 3 of them! The first one appears in front of us
The first one appears in front of us almost immediately and it is the Ponte delle Fate, well preserved, almost intact.
We cross the bridge and keep to the right until we arrive at the agriturismo
Valleponci where we can catch a glimpse of hens and horses.
Past this point we ford a small dry torrent and then climb back up
along the dirt road that runs alongside vegetable gardens and vineyards. We walk along the fence
fence that extends for a few hundred metres and we meet the second well-preserved
well-preserved Roman bridge (actually it is the third if we also count those of which only ruins remain).
only ruins remain). The Ponte delle Voze or commonly called the "Muto
Muto" (4) is the crossroads where there is a junction: on the left you continue along the Via Julia
Augusta leading towards the remaining two bridges (dell'Acqua and Magnone), on the
on the right, instead, a path leads to the shelter of Pian Del Ciliegio (3) and to the Arma
delle Manie, our point of interest.
We stop for a break, as Carolina has been very good at walking here,
spurred on by the stories about the Romans that we prepared at home.
stories about the Romans that we had prepared at home, which to tell the truth were very much revisited on the spot to entertain her.
Fixed the child in the backpack we begin to climb the path that is muddy and gravel at times.
muddy and gravelly in places.
We recommend you to be careful because this path is often covered by
bikers who take it at great speed on the descent.
Through the wood, uphill and after a few hairpin bends, we come to an open space
which is also the car park of the La Grotta inn (1) in Manie. Under the
Under the terrace of the restaurant there is indeed a cave, dating back to the Neolithic period, which
Carolina naturally wants to visit it in detail. Follow her
inside the cave there are in fact many remains belonging to the ancient peasant
to the ancient peasant civilisation in the Finale area.
We start walking again, keeping to the left, always on the asphalt road.
past the small church of San Giacomo we arrive at a second restaurant,
the Osteria del Bosco, known above all for its typical dishes. We also pass
past this refreshment point to head, now on a dirt road, towards the top of the Manie.
Carolina's destination is clear: the Ferrin restaurant (2)! We have lunch here before
We have lunch here before getting back on the road and going back to the car along the same route.

Gallery percorso

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