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h 2:45

Tempo di Percorrenza

6,50 Km

Lunghezza Percorso

300 mt

Dislivello

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Oggi siamo nella val Neva per percorrere il sentiero chiamato "di Ilaria".
Ilaria del Carretto, originaria di Zuccarello, andò in sposa a Paolo Guinigi, Signore
di Lucca. Musa di molti poeti, Ilaria è conosciuta ai più per il monumento funebre
eretto nella cattedrale di Lucca, opera di Jacopo della Quercia, tra le più belle
sculture del Rinascimento. Carolina è con noi anche oggi!
Arrivando da Albenga, posteggiamo appena fuori dall'abitato, nei pressi della
scuola. All'entrata dell'antico borgo, alla nostra sinistra, salutiamo la statua in
bronzo di Ilaria.
Attraversiamo Porta Sottana e percorriamo la via principale, caratterizzata da un
susseguirsi di portici da ambo i lati.
Nei pressi della posta, sulla nostra sinistra, veniamo rapiti dal fragore delle acque e
percorriamo via al Ponte; ovviamente Carolina vuole vedere il fiume!
Il caratteristico ponte collocato sul fiume Nava di epoca tardo medioevale, è
l'attrattiva principale del borgo. Lo attraversiamo solo perchè sulla sponda
opposta due simpatici omini di legno, Pino e Olmo, rapiscono l'attenzione della
bimba. Li salutiamo e riprendiamo il cammino.
Poco prima del terminar dei portici, prendiamo sulla nostra destra via Castello,
che si inerpica in salita verso le alture. Si trasforma ben presto in acciottolato e
cominciano ad apparire le indicazioni del "Sentiero Ilaria".
A mano a mano che si sale, si apre davanti a noi la vista panoramica di
Castelvecchio di Rocca Barbena Alle nostre spalle si scorgono i tetti del borgo di
Zuccarello, ben visibile è la torre della parrocchia dedicata a San Bartolomeo
Apostolo.
Arrivati alla sommità percorriamo un falsopiano e una via sulla destra ci porta a ciò
che resta del castello dei Marchesi Clavesana-Del Carretto, dimora che diede i
natali a Ilaria.
Un pannello descrittivo narra la storia della fortificazione (risalente al 1233) che
costituiva, insieme ai circostanti forti di Conscente (sul primo numero della nostra
rivista) e Castelvecchio, l'importante sistema difensivo e di controllo sulla Val
Neva. Ritorniamo indietro all'incrocio precedente fantasticando con Carolina
come Ilaria potesse indossare abiti da principessa senza sporcarli passando nello
sterrato. Proseguiamo verso la nostra sinistra su asfalto seguendo una classica "T
rossa". Poco oltre il segnale, torniamo sulla sterrata, fiancheggiando molti
terrazzamenti coltivati ad uliveto, per arrivare nei pressi della graziosa Cappella di
San Giuseppe. Da qui possiamo vedere, verso il mare, il castello visitato in
precedenza mentre, verso occidente, la vetta del Monte Galero.
Proseguiamo dritti e arriviamo rapidamente a Castelvecchio di Rocca Barbena.
Girovaghiamo tra i suggestivi caruggi tra cui la centrale Via Roma per terminare il
percorso ai piedi del castello. Su una panchina alcuni anziani del luogo ci esortano
a continuare verso nord per vedere il santuario della Madonna delle Grazie che
domina il paese ma Carolina, puntando alla pausa merenda, ha raggiunto il limite
massimo! Percorriamo lo stesso percorso dell' andata per recuperare l'auto.
(Carolina con Pino e Olmo)

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Today we are in the Neva valley to walk the path called "di Ilaria".
Ilaria del Carretto, originally from Zuccarello, married Paolo Guinigi, Lord of Lucca.
of Lucca. The muse of many poets, Ilaria is known to most for the funeral monument
erected in the cathedral of Lucca by Jacopo della Quercia, one of the most beautiful sculptures of the Renaissance.
sculptures of the Renaissance. Carolina is with us again today!
Coming from Albenga, we park just outside the town, near the school.
school. At the entrance to the ancient village, on our left, we greet the bronze statue of Ilaria.
bronze statue of Ilaria.
We go through Porta Sottana and we walk along the main street, characterized by a
of porticoes on both sides.
Near the post office, on our left, we are enraptured by the roar of the waters and we go along via al Ponte.
We walk along via al Ponte; obviously Carolina wants to see the river!
The characteristic bridge over the Nava river, dating back to the late Middle Ages, is the main
the main attraction of the village. We cross it only because on the opposite bank
opposite bank two nice little wooden men, Pino and Olmo, kidnap the girl's attention.
girl's attention. We say goodbye to them and continue on our way.
Just before the end of the arcades, we take via Castello on our right,
which climbs up towards the hills. It soon turns into a cobbled street and the
signs for the "Sentiero Ilaria" begin to appear.
As we gradually climb, the panoramic view of Castelvecchio di Rocca Barbarossa opens up before us.
Castelvecchio di Rocca Barbena Behind us we can see the roofs of the village of Zuccarello.
Zuccarello, the tower of the parish church dedicated to St Bartholomew the Apostle is clearly visible.
Apostle.
Once arrived at the top, we go along a slight slope and a street on the right leads us to what remains of the
remains of the castle of the Marquises Clavesana-Del Carretto, birthplace of Ilaria.
birthplace of Ilaria.
A descriptive panel narrates the history of the fortification (dating back to 1233) which
which, together with the surrounding forts of Conscente (in the first issue of our magazine) and
(on the first issue of our magazine) and Castelvecchio, the important defence and control system over the Val
Neva valley. We go back to the previous crossroads, imagining with Carolina
how Ilaria could wear princess dresses without dirtying them by passing in the dirt road.
dirt road. We continue towards our left on asphalt following a classic "T
red". Shortly after the signal, we return to the dirt road, flanking many terraced olive groves.
terraces cultivated with olive groves to arrive near the pretty chapel of San Giuseppe.
San Giuseppe chapel. From here we can see, towards the sea, the castle we visited earlier, while to the
and, to the west, the peak of Monte Galero.
We continue straight ahead and quickly arrive at Castelvecchio di Rocca Barbena.
We wander through the suggestive alleyways, including the central Via Roma, to end the route at the foot of the castle.
the route at the foot of the castle. On a bench some elderly people of the place urge us to continue
urge us to continue northwards to see the sanctuary of the Madonna delle Grazie
Madonna delle Grazie, which overlooks the village, but Carolina, aiming for a snack break, has reached her maximum limit!
maximum! We take the same route as we did on the way up to get the car back.
(Carolina with Pino and Olmo)

Gallery percorso

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