h 1:10
Tempo di Percorrenza
2,60 Km
Lunghezza Percorso
140 mt
Dislivello
Cominciamo a scaldare i motori con un itinerario ad anello consigliato soprattutto a chi, dopo qualche ora passata in spiaggia, desidera avere un'alt(r)o punto di vista su Laigueglia.
Facilmente percorribile da tutta la famiglia e, per i più pigri, anche avvicinabile quasi totalmente in auto.
Il tracking non poteva non essere annoverato in questo numero poichè è da una parte di questo percorso che vengono scattate le più belle e rappresentative fotografie della parrocchiale di San Matteo; se anche voi come il Camallo siete super social il Parco dell'Orso sarà un vostro best picture point!
Sebbene sia sempre molto suggestiva l'immagine dei due campanili che si stagliano sullo sfondo blu del cielo e del mare, provate a scattare durante l'alba o il tramonto, non ve ne pentirete!
Tenete a mente queste info e giratevi verso il mare ogni tanto, durante la salita spesso ce ne dimentichiamo!
Parcheggiamo l'auto in Piazza San Matteo, nei pressi della sede della Croce Bianca e, passato l'ingresso della chiesa, facciamo una breve sosta nell'Antica Bottega Del Pane, storico forno locale aperto solo la mattina, che ogni giorno sforna della focaccia buonissima.
Non ve lo abbiamo detto?!? Nel tour di oggi è compreso un divertente picnic all'ombra di secolari piante di olivo.
Dirigiamoci verso est, oltrepassando via Doria (la strada per gli automuniti che più si avvicina al Poggio) ci prestiamo a percorrere via Roccaro, che sentirete nominare più volte anche in altri percorsi essendo uno dei maggiori accessi ai sentieri che si sviluppano sulle alture.
La salita un pochino impegnativa termina in breve tempo nei pressi della località Fontana del Lupo, incastonata dalla pineta compresa tra "Roccaro" e dai "Ciappai".
Se avete per le mani la piantina del Nordic Walking Laigueglia Park, potete vedere che intersechiamo in più punti il sentiero verde e il sentiero rosso .
Poco prima dell'ingresso all'area cimiteriale, le indicazioni ci portano a proseguire verso "Ciantin"; un piccolo strappo su sterrata a gradoni e torniamo lievemente in piano, verso ovest questa volta per effettuare il nostro giro di boa.
La visuale è un po'limitata sul borgo ma il silenzio che ci circonda ci fa entrare in modalità zen e piano piano iniziamo a pensare al tanto atteso picnic.
Carolina. la mia bimba, è motivatissima, i pranzi al sacco sui tavoloni di legno la esaltano particolarmente, non tanto per la fame quanto per la possibilità di scorrazzare libera tra i terrazzamenti alla scoperta anche di cose a noi superflue: basta un piccolo formicaio, qualche scarabeo e due o tre farfalle per regalarle emozioni uniche, di cui fa sempre tesoro. A casa infatti è solita a passare ore e ore a guardare i documentari della National Geographic, poco importa se sono anche in inglese. Il suo amore incodizionato per il regno animale non ha limiti. Arrivati nei pressi di una panchina voltiamo a sinistra e ci troviamo immersi nell'uliveto attrezzato con panche e tavoli chiamato appunto "Parco dell'Orso". Vista non ce nè molta da qui, se non qualche breve tratto orientato verso Capo Mele ma, cullato dal rumore di grilli e cicale, ci godiamo la nostra meritata pausa pranzo.
Let's start warming up our engines with a loop itinerary recommended especially for those who, after a few hours spent on the beach, wish to have a different view of Laigueglia.
Easily covered by the whole family and, for the lazy ones, also approachable almost entirely by car.
Tracking could not but be included in this issue as it is from one part of this path that the most beautiful and representative photographs of the parish church of San Matteo are taken; if you, like Camallo, are super social, the Bear Park will be your best picture point!
Although the image of the two bell towers silhouetted against the blue backdrop of the sky and the sea is always very evocative, try to shoot during sunrise or sunset, you won't regret it!
Keep this information in mind and turn towards the sea from time to time, on the way up we often forget!
We park the car in Piazza San Matteo, near the headquarters of the Croce Bianca and, past the entrance to the church, we make a brief stop at the Antica Bottega Del Pane, a historic local bakery that is only open in the morning and bakes delicious focaccia every day.
Didn't we tell you! An enjoyable picnic in the shade of centuries-old olive trees is included in today's tour.
Heading east, we pass via Doria (the road for cars that comes closest to the Poggio) and take via Roccaro, which you will hear mentioned several times on other routes as it is one of the main accesses to the paths that develop on the heights.
The somewhat challenging ascent soon ends near the Fontana del Lupo locality, nestled in the pine forest between 'Roccaro' and 'Ciappai'.
If you have the map of the Nordic Walking Laigueglia Park in your hands, you can see that we intersect the green and red trails in several places.
Shortly before the entrance to the cemetery area, signs lead us to continue towards "Ciantin"; a small tear on a stepped dirt track and we return slightly to the level, heading west this time to make our turnaround.
The view is a little limited over the village, but the silence around us puts us in zen mode and we slowly start to think about the long-awaited picnic.
Carolina, my little girl, is highly motivated. Packed lunches on large wooden tables are particularly exciting for her, not so much for the hunger as for the chance to roam free among the terraces, discovering things that are superfluous to us: a small anthill, a few beetles and two or three butterflies are enough to give her unique emotions, which she always treasures. At home, she is used to spending hours and hours watching National Geographic documentaries, no matter if they are also in English. Her unconditional love for the animal kingdom knows no bounds. When we arrive near a bench, we turn left and find ourselves immersed in the olive grove equipped with benches and tables called 'Bear Park'. There is not much of a view from here, except for a few short stretches towards Capo Mele, but, lulled by the sound of crickets and cicadas, we enjoy our well-deserved lunch break.