h 2:00
Tempo di Percorrenza
2,50 Km
Lunghezza Percorso
0 mt
Dislivello
Molto probabilmente al pensiero di organizzare un trekking urbano all'insegna di storia, cultura e gastronomia, viene in mente di aprire una cartina di una qualsiasi città d'arte italiana. Invece anche questa volta vi stupiremo. Chi ci legge sa già che la nostra attenzione è sempre e solo orientata verso la Liguria, proprio per questo abbiamo simpaticamente coniato il termine PreponentementeLiguria, che è diventato un nostro hashtag must!
Siamo ad Albenga per proporvi, dopo Loano e Laigueglia, un altro itinerario urbano, completamente percorribile anche in carrozzina. Qui si respira quel sapore autentico di un centro fondato più di mille anni fa. Sin da bambino ho sempre sentito dire: "Albenga, chi non c'ha da fare non ci venga", probabilmente legato alla natura agricola e lavorativa della sua ampia pianura, incentrata sulle colture (in serra e non) di fiori, ortaggi, aromi e vitigni. Un motto della serie, se non vieni per combinare qualcosa, stai pure a casa tua. La famosa tipica accoglienza ligure insomma, che noi tanto teniamo a sfatare.
Oggi però vogliamo focalizzarci sull'aspetto storico e culturale di Albenga, soprannominata la città delle cento torri.
Il nucleo rappresenta ancora perfettamente una classica città medievale eretta su fondamenta romaniche, caratterizzato da case addossate le une alle altre e moltissime torri, di varie altezze (in passato ognuna con una funzione diversa).
Documenti giunti sino a noi ci raccontano di un'Albenga alleata dei Cartaginesi durante lo svolgimento della Seconda Guerra Punica e annessa all'impero romano nel 181 a.C., sotto la guida di Catone. In poco tempo diviene un florido municipio romano che prende il nome di Albium Ingaunum "la fortezza degli Ingauni", gli attuali albenganesi.
Distrutta all'inizio del V secolo dai barbari e quindi ricostruita e cinta di mura, Albenga resiste alle frequenti invasioni successive e rimane a lungo indipendente, regnando su tutto il suo territorio che si estende da Finale Ligure a Sanremo.
Degna di nota è la sua partecipazione alle Crociate e alle lotte per il dominio nel Tirreno. Verso il 1300 viene annessa alla Repubblica di Genova.
Ancora oggi il centro storico di Albenga, perfettamente conservato, risulta essere il più grande di tutto il ponente ligure. Per gestire al meglio il nostro tour ci affidiamo in toto al materiale che troviamo pubblicato sul sito istituzionale scoprialbenga.it, collaborando direttamente insieme alla social manager Chiara D'Aurizio, e alle insegne verticali poste nei punti focali della città. Per meglio ammirare, nel suo insieme, l'aspetto monumentale delle costruzioni lungo i caruggi del centro, la nostra partenza avviene da Piazza Del Popolo dove possiamo parcheggiare comodamente l'auto (nei pressi della sede della Croce Bianca). Ci dirigiamo sul lato opposto della piazza, attraversiamo la strada e ci immettiamo nell'area pedonale di Via Enrico d'Aste. Pochi metri di cammino e sulla nostra destra si trova la Chiesa di Santa Maria in Fontibus (cosi nominata per la presenza di una sorgente sotto il foro) databile intorno all'anno 1100, facilmente distinguibile dalla raffinata facciata in stile gotico. Nel medesimo contesto troviamo la torre della Casa Cazzulini, alta poco più di 20 metri, eretta nel XIII secolo per volere della casata di appartenenza. Poco più avanti svettano due rosse torri comunali con accanto la torre campanaria della Cattedrale di San Michele, ed alcune torri minori.
Siamo giunti ora in Piazza San Michele, il vero cuore pulsante del centro storico, su cui si affaccia la cattedrale.
Intitolata a San Michele Arcangelo, la cattedrale si presenta come un raffinato edificio la cui parte inferiore, risale all'XI secolo. Consigliatissima la visita all'interno per ammirare il soffitto ricoperto da affreschi. Di fronte alla Cattedrale, non passa inosservata la Torre del Municipio. Dietro possiamo invece notare la bellezza dell'abside originale che guarda la magnifica torre Costa.Aggirando l'abside della chiesa ecco il Palazzo Vecchio del Comune, attuale sede del Museo Ingauno dove possiamo trovare reperti derivanti dagli scavi archeologici (Romani e Tardo Antichi) della zona e altri oggetti medievali. Adiacente al palazzo troviamo il Battistero Paleocristiano che sorge a livello della vecchia strada romana. Risalente ai primi del V secolo, il monumento si presenta a pianta ottagonale interna e decagonale all'esterno. Si tratta dell' esempio di architettura paleocristiana più famoso della Liguria al cui interno troviamo un mosaico policromo in stile bizantino e una fonte battesimale ad immersione. Ci fermiamo poco distante ad assaggiare dei dolcetti tipici, si tratta dei Baxin di Albenga, frutto di un'antica ricetta tramandata da generazioni.
Ci spostiamo poi nell'intima piazzetta dei Leoni ornata con tre leoni in pietra, che nel XVI secolo fungeva da spazio privato della famiglia Costa.
Qui per l'appunto si trovano il palazzo Costa Del Carretto di Balestrino, e l'omonima torre Costa in pietra di Cisano. Proseguiamo il nostro itinerario per Via Medaglie d'Oro, poco distante da Piazza dei Leoni. Siamo affascinati dalle vetrine dei piccoli negozianti, ristoranti che propongono la cucina tipica, bar e locali di ogni tipo. Sicuramente vale la pena fermarcisi anche solo per un caffè.Ai lati delle vie e dei vicoli si affacciano pregevoli edifici, molti di questi sovrastati da altre torri e torrette. All'incrocio tra Via B.Ricci e Via Medaglie d'Oro si trova la Loggia dei Quattro Canti: unica testimonianza dell'antico loggiato che, in epoca medioevale, doveva caratterizzare la
via da ambo i lati.
Via Medaglie d'Oro è compresa tra due antiche porte d'accesso al centro, Porta Molino e Porta d'Arroscia.
Sull'itinerario ci siamo appuntati di fotografare la facciata di palazzo D'Aste, indicata come la maggior casa patrizia di Albenga. Altra nota evidenziata è il Palazzo Vescovile, che gode di doppio accesso. Si presenta con due belle facciate riportanti tracce di affreschi quattrocenteschi. Il palazzo è posto su di un loggiato che al momento è in ristrutturazione perchè recentemente destinato ad accogliere al suo interno magazzini e botteghe.
Nel Palazzo Vescovile troviamo il Museo Diocesano. La visita permette di ammirare l’interno del prestigioso edificio, e in particolare la sala con gli stemmi e i nomi dei Vescovi succedutisi nella diocesi di Albenga dal 451 d. C. sino ad oggi. Svoltiamo ancora qualche via e troviamo Palazzo Oddo (una piccola insegna rende impossibile confonderlo) che deve il nome all'illustre famiglia che lo possedeva. E' stato prima residenza e poi collegio per ragazzi, mentre attualmente è diventato uno dei poli culturali albenganesi. Presso le sue sale è al momento ospitata la mostra "Magiche Trasparenze" dove vengono poste in evidenza le arti vetrarie della pianura Ingauna, che vi racconteremo tra poco. A seguire visitiamo la Biblioteca Civica e il Centro Studi Don Antonio Balletto, sedi di numerosi eventi culturali.
Ultimo step del nostro piccolo trekking urbano, simile per tipologia di visita a quello dedicato alle Botteghe Storiche di Genova (lo trovate sul nostro sito www.duezainieuncamallo.com o sulla rivista "Preponentemente Liguria") è Vico del Collegio. Al civico 3 troviamo una sorta di muretto tutto adorno di piastrelle colorate e autografate. Siamo nella sede dei “Fieui di Caruggi”, un gruppo di amici di Albenga, noti al pubblico per le loro attività a favore del territorio e per le loro lodevoli iniziative benefiche, sempre etichettate dalla mitica "fionda", simbolo di ribellione nell'Albenga dominata dai francesi nel 1798. A tutt'oggi il significato è quello di solidarietà verso i più deboli. Ogni anno viene assegnato il premio "Fionda di Legno" a chi nella vita ha saputo tirare "buone fiondate" contro la violenza, alle truffe e ha saputo battersi in difesa dei propri Valori. Su concessione del comune di Albenga riusciamo a proporvi qui a lato una mappa del centro storico ingauno, così da agevolarvi nello svolgimento del trekking urbano. Questa cartografia la troverete posta ai lati dei punti turistici più importanti della città, oppure è sempre possibile reperirne una molto simile presso lo IAT comprensoriale sito nei pressi di Piazza San Michele. La nostra piccola Carolina adora follemente avere per le mani mappe o cartine, la fanno sentire importante, anche se la consultazione da parte sua è davvero molto sommaria!
Nel caso vi capitasse di effettuare un'escursione con lei...beh, non fidatevi!
Un modo alternativo per vedere la città da un punto di vista molto suggestivo è quello di salire in cima alla torre di Palazzo Vecchio che ospita la grande campana del comune, “il Campanone”, che chiamava a raccolta gli uomini del vasto territorio e che suona ancor oggi il mattino del consiglio comunale e nelle grandi ricorrenze. La foto che precede nelle due pagine appena sfogliate, racconta essenzialmente la bellezza del panorama, donandoci un momento riflessivo davvero importante. Dovete sapere che ogni luglio, per quattro giorni, tutta la zona a noi sottostante rivive un momento magico di rievocazione: il palio di storico di Albenga vi regalerà atmosfere medievali, animazioni itineranti, spettacoli di giocolieri, musici, mangiafuoco, armigeri, danze e combattimenti in armi, per farvi assaporare un'atmosfera unica e impagabile, motivo in più per visitare la città.