h 2:45
Tempo di Percorrenza
6,50 Km
Lunghezza Percorso
270 mt
Dislivello
Insieme a Colla Micheri, Borgata Castello e Conna, Rollo fa parte delle quattro più importanti borgate che attorniano il comune di Andora.
Sarà proprio l'agglomerto di case, arroccato sulle pendici di Capo Mimosa, oggetto di visita e partenza del nostro itinerario lungo il sentiero cosiddetto "dell'Apparizione".
Prima di incamminarci approfondiamo e perlustriamo il dedalo di caruggi che si snodano ai piedi della chiesa. Il borgo si compone di tre nuclei: i due più piccoli sono siti nella zona più elevata e si chiamano "Cà delle Bande di Là", cioè i terreni al di là del nucleo principale, e Cà Berneri, probabilmente nomenclatura ereditata dalla famiglia più prestigiosa un tempo ivi residente.
Noi ci troviamo invece nel cuore pulsante della frazione, posto più in basso rispetto ai precedenti, dove si trovano i due monumenti più significativi dell’intera zona. Proprio davanti al nostro naso ecco ergersi il Castello del 1400, costituito da un'alta base in pietra anti assedio e adornata alla sommità con le consuete (per il tempo) garitte tonde di avvistamento. Il complesso fu sede della pretura ed attualmente adibito a casa canonica.
Da qui è possibile ammirare la sagoma della Chiesa della SS. Trinità, che impatta fortemente sul panorama affiorante dallo sfondo. Caratteristica è la sua torre campanaria ligure che fa si essere un punto di riferimento riconoscibile sino dalla costa; essendo chiusa ci limitiamo a girovagare sulla piccola piazza antistante il sagrato dove, sul lato opposto, notiamo un superbo arco barocco che funge da ingresso di una antica dimora nobiliare risalente ai secoli XVII-XVIII, attualmente residenza privata e non accessibile. Girovagando per i corti e ombrosi caruggetti ci apprestiamo a incalzare il sentiero che parte da dietro il castello e si inerpica ai piedi del Colle Mea (398mt). La prima parte del percorso è sicuramente utilizzata come via di accesso a numerose casette basse che si trovano lungo la stradina, a tratti lastricata e in alcuni sterrata. Con tutta probabilità ci sono un gran numero di seconde case qui attorno.
Usciti da questo preambolo insolito, seguiamo sulla nostra destra, il segnavia riportante le indicazioni di una via Crucis abbastanza concisa; le stazioni sono poste molto ravvicinate tra loro e ci portano ben presto ad una pieve diroccata, luogo dove vi fu un’Apparizione Mariana. La storia narra che la Vergine Maria apparve il 18 aprile 1671 a Giacinto Perato, un contadino di 5o anni che con il braccio sinistro al collo, era intento a pascolare la sua asinella. Dopo un ictus l'arto gli rimase completamente paralizzato. Dietro invito della Vergine, il giorno dopo si recò al Santuario di Nostra Signora della Rovere a San Bartolomeo al Mare e, durante la messa, al momento della comunione, cadde a terra svenuto. Quando dopo circa tre quarti d’ora riprese i sensi e aiutato dalla moglie si rialzò, si accorse che il braccio colpito era tornato perfettamente normale. Successivamente, il 10 maggio 1671, la Madonna riapparve al contadino guarito e gli chiese che fosse costruita una cappella nel luogo dove era apparsa. La costruzione di un edificio votivo cominciò, ma non fu mai completata a causa di contenzioso tra gli abitanti di Rollo e quelli della Madonna della Rovere di San Bartolomeo al Mare, i quali contestavano la titolarità della loro figura Mariana. Proprio Nel Santuario della Madonna della Rovere di San Bartolomeo al Mare, sulla volta, è visibile l’affresco dedicato all’evento di questa guarigione miracolosa. Il prosequio del nostro itinerario continua verso monte addentrandoci sulla dorsale che trova spazio tra alcuni arbusti proprio dietro il rudere.
L'innesto al sentiero sommitale che stiamo per raggiungere, con ogni probabilità è molto poco frequentato; oltre che privo di segnaletica è altresì quasi completamente ricoperto di erba alta e pietroni instabili.
Tornassimo indietro sarebbe stato più saggio fare dietro front e ripercorrere il tratto dell'andata.
Noi perciò vi consigliamo di fare così!
Non appena il selciato si riesce nuovamente a distinguere senza problemi, ci accorgiamo di aver ormai raggiunto la mezzacosta che proviene dalla frazione di Conna (nostra destra) per dirigersi verso il comune di Cervo. Uscendo dalla leggenda curiosa, svoltiamo a sinistra e proseguiamo senza difficoltà alcuna; ciò che caratterizza maggiormente l'itinerario è la continua vista del mare, che mai ci abbandonerà sino quasi al raggiungimento dei 40 - 50 mt sul livello del mare.
Ci vorrà mezz'ora a passo allenato per incontrare uno dei crocevia più significativi del territorio: "le antenne".
Poste sulla sommità del Colle di Cervo, è proprio da qui che si intersecano numerose vie di congiunzione della rete sentieristica del comprensoiro Dianese (simbologia Dianeseoutdoor)
Infatti abbiamo sconfinato sapete?
Siamo entrati di fatto nell'imperiese, senza accorgercene nemmeno!
Poniamo qui un nostro adesivo di riconoscimento, proprio sulla segnaletica verticale che ci indica tra gli altri tutti gli itinerari del Freeride - San Rocco, Antenne, Super Fly, New Chicken e Joker - itinerari dell'XC Ca de Mai e un paio dedicati unicamente al trekking - Anello di Chiappa ed infine il sentiero Rosso, così da fornirvi indirettamente alcuni altri possibili percorsi presenti sul territorio.
Dobbiamo riconoscere che la gestione della rete sentieristica di questa zona, ad esclusione di alcuni brevi tratti, è davvero fantastica.
Noi restiamo fedeli ai buoni vecchi cartelli di legno del CAI e filiamo dritti per la via di Cervo.
Il punto che ci poniamo come giro di boa è la sommità del Castellareto (211mt) dal quale si avrà una vista insolita sulla sottostate chiesa di San Giovanni Battista o "Dei Corallini". Da una panchina inserita nei waypoint più frequetati della zona, si avrà ancora una visuale sul golfo davvero capace di infondere pace e serenità assoluta.
Tornando al punto di partenza percorrendo la carrareccia posta poco sopra la via Aurelia, dobbiamo considerare di proseguire per circa 600 metri su asfalto tra le case del Villaggio Solemar prima, e un altro paio di centinaia di metri presso la Borgata Case Bande di Là, poi.
Giungeremo infine presso il piccolo piazzale a lato del Castello di Rollo dove abbiamo in precedenza lasciato l'auto.
Together with Colla Micheri, Borgata Castello and Conna, Rollo is one of the four most important hamlets surrounding the municipality of Andora.
This cluster of houses, perched on the slopes of Capo Mimosa, will be the object of our visit and the starting point of our itinerary along the so-called 'Apparizione' path.
Before setting off, let us explore the maze of alleyways that wind around the foot of the church. The hamlet is made up of three nuclei: the two smallest are located in the highest area and are called 'Cà delle Bande di Là', i.e. the land beyond the main nucleus, and Cà Berneri, probably a nomenclature inherited by the most prestigious family that once lived there.
Instead, we find ourselves in the beating heart of the hamlet, located lower than the previous ones, where the two most significant monuments of the entire area are to be found. Right in front of our noses stands the 15th century castle, consisting of a high stone siege base and adorned at the top with the customary (for the time) round watchtowers. The complex was once the seat of the magistrate's court and is currently used as a rectory house.
From here, it is possible to admire the silhouette of the Church of the Holy Trinity, which makes a strong impact on the panorama emerging from the background. Its Ligurian bell tower is characteristic, making it a recognisable landmark all the way from the coast; as it is closed, we limit ourselves to wandering around the small square in front of the churchyard where, on the opposite side, we notice a superb Baroque arch that serves as the entrance to an ancient noble residence dating back to the 17th-18th centuries, currently a private residence and not accessible. Wandering through the short, shady alleyways, we take the path that starts behind the castle and climbs to the foot of Colle Mea (398 m). The first part of the path is certainly used as an access route to numerous low houses along the small road, which is paved in places and unpaved in some. In all probability there are a large number of second homes around here.
Leaving this unusual preamble, we follow, on our right, the signpost bearing the indications of a fairly concise Via Crucis; the stations are placed very close together and soon lead us to a ruined parish church, the site of a Marian apparition. The story goes that the Virgin Mary appeared on 18 April 1671 to Giacinto Perato, a 5o-year-old peasant who, with his left arm around his neck, was intent on grazing his donkey. After a stroke, his limb became completely paralysed. At the Virgin's invitation, the next day he went to the Sanctuary of Our Lady of the Oak in San Bartolomeo al Mare and, during mass, at the moment of communion, he fell to the ground unconscious. When, after about three quarters of an hour, he regained consciousness and, helped by his wife, got up, he noticed that his stricken arm had returned to perfectly normal. Later, on 10 May 1671, Our Lady reappeared to the healed farmer and asked him that a chapel be built on the spot where she had appeared. The construction of a votive building began, but was never completed due to a dispute between the inhabitants of Rollo and those of Madonna della Rovere in San Bartolomeo al Mare, who disputed the ownership of their Marian figure. In the Sanctuary of the Madonna della Rovere of San Bartolomeo al Mare, a fresco dedicated to the event of this miraculous healing can be seen on the vault. The continuation of our itinerary continues upstream, entering the ridge that finds space between some bushes just behind the ruin.
The junction to the summit path that we are about to reach is in all likelihood very little frequented; in addition to being unmarked, it is also almost completely overgrown with tall grass and unstable stones.
It would have been wiser to turn back and retrace our route.
We therefore advise you to do so!
As soon as the pavement can be distinguished again without any problems, we realise that we have now reached the halfway point coming from the hamlet of Conna (our right) and heading towards the municipality of Cervo. Leaving the curious legend, we turn left and continue without any difficulty; what characterises the itinerary most is the continuous view of the sea, which will never leave us until we almost reach 40 to 50 metres above sea level.
It will take half an hour at a trained pace to meet one of the most significant crossroads in the area: "le antenne".
Situated on the summit of Colle di Cervo, it is from here that numerous paths intersect the trail network of the comprensoiro Dianese (Dianeseoutdoor symbolism)
In fact, we have trespassed, you know?
We have in fact entered the Imperia region, without even realising it!
We place our recognition sticker here, right on the vertical signposts indicating among others all the Freeride itineraries - San Rocco, Antenne, Super Fly, New Chicken and Joker - XC Ca de Mai itineraries and a couple dedicated solely to trekking - Anello di Chiappa and finally the Red Trail, so as to indirectly provide you with some other possible routes in the area.
We must recognise that the management of the trail network in this area, with the exception of a few short sections, is truly fantastic.
We stick to the good old CAI wooden signs and head straight for the Cervo route.
The point we set as our waypoint is the summit of Castellareto (211m), from which we have an unusual view of the church of San Giovanni Battista or "Dei Corallini" below. From a bench in the area's most frequented waypoints, you will still have a view of the gulf that is truly capable of instilling absolute peace and serenity.
Returning to the starting point along the cart track just above Via Aurelia, we must consider continuing for about 600 metres on asphalt between the houses of Villaggio Solemar first, and another couple of hundred metres at Borgata Case Bande di Là, then.
We finally arrive at the small square at the side of Rollo Castle where we previously left the car.