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Villa Durazzo Pallavicini

Genova Pegli

Questo è una parco che merita di essere visto almeno una vota nella vita. Un Da qui godiamo per l'ultima volta del bel panorama su Pegli.
Giungiamo in circa altri 15 minuti di veloce discesa al punto probabilmente più
iconico del parco di Villa Durazzo Pallavicini, Il Lago Grande con al centro il
tempio di Diana.
Luca sfoggia tutta la sua maestria nel fotografare al meglio il tempio mentre io
mi godo la bellezza del parco imprimendo nella memoria questi attimi.
Quante tartarughe nel lago che si arrampicano sui sassi a sfioro in cerca dei caldi
raggi del sole!
Il ponticello in ferro in stile orientale posto sul versante sud ovest del lago
conduce alla pagoda cinese. Da qui abbiamo una vista a tutto tondo sull'obelisco
egizio e il tempio turco.
Proseguendo sul percorso in direzione del terzo atto, arriviamo al Casino di
Flora, una costruzione a pianta ottagonale ornata di stucchi e vetri colorati e con
all'interno un gioco di specchi contrapposti che dilata all'infinito l'immagine del
soggetto al centro della sala.
Ci dirigiamo ora verso il museo.
Museo di Archeologia Ligure (fonte museidigenova.it)
Con più di 50.000 reperti archeologici provenienti da tutta la Liguria, il museo
racconta le vicende, i cambiamenti climatici, ambientali, economici e tecnologici
di più di centomila anni, dalla preistoria fino all’età antica.
Il visitatore incontrerà resti e manufatti straordinari e unici, come le sepolture
paleolitiche, i ricchi corredi della necropoli di Genova, la celebre "Tavola di
Polcevera". Si tratta di testimonianze sopravvissute fino a oggi che compongono
l'avvincente storia di un territorio che è da sempre luogo di passaggio e di
incontro di popoli, culture e idee tra Europa e Mediterraneo.
Le 10 meraviglie
Tra i reperti conservati nello storico museo, è possibile
selezionare dieci testimonianze delle vicende più significative
della storia ligure:
- Lo scheletro ben conservato dell'orso delle caverne risalente a
piu di 100.000 anni fa ritrovato nella Grotta del Pastore a
Toirano
- Principe delle Arene Candide scoperto a 6,70 m di profondità
a Finale Ligure, un giovane cacciatore di 15 anni vissuto 24.000
anni fa
- I resti di un cimitero paleolitico scoperto presso la Caverna
delle Arene Candide di Finale
- La stele di Zignago che risale a circa 4000 anni fa, si tratta
forse di figure di antenati-eroi posti a segnalare pascoli,
giacimenti di materie prime o percorsi importanti durante l’età
dei metalli.
- Tomba 30, una delle tombe più ricche e interessanti
dell’intera necropoli preromana di Genova
- Cerbero, un gruppo scultoreo della prima età imperiale
romana
- La tavola di Polcevera, il più antico documento giuridico, un
epigrafe in bronzo riguardante i Liguri e Genova
- Scultura di Livia, volto in marmo bianco risalente al 14 d.C.
- Il Grande Piatto, risalente all 300 d.C.
- Il sarcofago del sacerdote egizio Pasherienaset
Sono rari i tour che uniscono passeggiate in parchi così affascinanti a contatto
con la Natura e di conseguenza a quella parte più ancestrale di noi stessi, ai resti
materici di civiltà vissute più di duemila anni fa. Tutto ciò ci permette davvero di
interrogarci sulle domande cardine a cui l'uomo non ha ancora dato risposta ma
che l'arte e la storia aiutano a comprendere. Usciamo dal parco con un profondo
senso di rispetto nel cuore e la Bellezza negli occhi.
ricercato esempio di come la natura possa essere strumento di conoscenza di sè
attraverso la cultura esoterica. Con molta, moltissima fortuna, troviamo
parcheggio in Via Opisso, un'area di sosta chiamata anche Interscambio, nei
pressi della stazione ferroviaria.
Imbocchiamo viale Ignazio Pallavicini dove troviamo subito l’ingresso alla Villa
Durazzo Pallavicini. Fatti i biglietti e presi due opuscoli illustrativi, percorriamo
un lungo viale che attraversa palazzi e condomini e che termina ai piedi della
chiesa dei Santi Martino e Benedetto e del Palazzo Pallavicini dove trova sede il
museo di Archeologia che visiteremo al ritorno.
Percorriamo il “viale classico” che scavalca l’autostrada, passando davanti il
coffee house fino a giungere al maestoso arco di trionfo. Tutto attorno a noi
comincia la fitta vegetazione che ci accompagnerà in questa parte del percorso.
Il belvedere che raggiungiamo oltrepassati due tornanti ci mostra una Pegli
dall'alto, con il porto sullo sfondo. Il tragitto è stato suddiviso in modo molto
originale come un opera teatrale.
Eccoci giunti al viale delle camelie, che già ancor prima del nostro passaggio, ci
inebria con i suoi profumi e ci conduce al "lago vecchio".
Risaliamo per un lungo tratto la zona più a nord del parco, dove comincia il
secondo atto (quello che narra la gloria che prima o poi termina sulla vita
terrena), per giungere ai piedi del castello del capitano che purtroppo troviamo
chiuso. Poco più a nord, ci addentriamo nel cimitero sino al mausoleo del
capitano, tomba del valoroso condottiero.
Ecco cominciare la nostra discesa; il percorso esce dal bosco per riportarci a
poco a poco, nuovamente, al primo atto di questo introspettivo e onirico
viaggio. Davanti a noi ecco il parco divertimenti (inaccessibile) il cui ingresso si
trova sotto ad una capanna denominata "capanna a due tetti".

Itinéraire en chiffres

h 3:00 con visita al museo

Temps de voyage

4,00 Km

Longueur du trajet

100 mt

Différence d'altitude

Chemin de la galerie

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